venerdì 16 gennaio 2015

Abbiamo perso almeno il 20% del potere d'acquisto negli ultimi 12 anni. Ecco dove è finito e cosa fare per riprendercelo.


Un operaio, addetto alle pulizie che nel gennaio 2003, percepiva uno stipendio lordo di 902 euro al mese, attualmente gennaio 2015, percepisce uno stipendio lordo di 1176 euro, ha quindi beneficiato di un'adeguamento economico di 274 euro lordi sulla sua busta paga, corrispondente al circa il 30%.
Tuttavia se i generi alimentari sono aumentati di pari passo  (tra il 20 e il 30%), questo  non si puo' dire per altre voci che incidono nella spesa sostenuta dalle famiglie. La benzina in questi 12 anni che abbiamo preso come riferimento è aumentata del 50%, stesso discorso vale per il trasporto pubblico, sel 2003 il biglietto dell'autobus costava 1 euro adesso costa 1,5 euro, per non parlare delle Rca, tabacchi, super alcolici, la spesa destinata allo svago cinema/ristorante ci costano il 35% in più.
C'è da precitare che la rivalutazione sul salario netto, non e' effettivamente del 30%, perché in questi 12 anni sono aumentate le addizionali regionale e comunali dell'irpef che di fatto riducono la rivalutazione netta. Rimanendo in tema di tasse sono aumentate tutte quelle comunali.  Tassa sui rifiuti e servizi indivisibili, almeno per il 50%. Sono aumentate mediamente del 35% le tariffe per  la fornitura di gas, luce e soprattutto acqua. La famiglia Italiana ha perso mediamente il 20% del suo potere d'acquisto.


Come fare a recuperarlo:

Come abbiamo letto, una voce che incide pesantemente sulla spesa della famiglia è il mantenimento della propria automobile. Se ci riuscissimo a rinunciare (o riducendo almeno del  60%  il suo utilizzo), di certo potremmo arrivare a fine mese con meno ansie,  e rispetteremo l'ambiente, ne guadagnerà anche la nostra salute.
Probabilmente le case produttrici di autoveicoli,  soprattutto Italiane e le aziende petrolifere, che vedrebbero calare sensibilmente i loro affari, invece di produrre motori a scoppio, indirizzerebbero la loro attività in veicoli sostenibili, che avrebbero costi inferiori per mantenerli e pertanto non inciderebero sul bilancio familiare.
Stesso discorso vale per le utenze di luce/gas/acqua che come abbiamo visto ne sprechiamo il 30%, e nei precedenti articoli che ho pubblicato vi ho spiegato  come eliminare totalmente questi sprechi e di conseguenza  ridurre il costo della bolletta. Bisogna poi spingere ad investire in energie  sostenibili, che sono gratuite e pulite per l'ambiente. Solo così potremmo far ritornare ai nostri salari il potere d'acquisto perso.
Ma la soluzione più importante dovrebbe venire dal governo, dovrebbe come avviene in molti paesi essere introdotto  salario minimo, ovvero una sorta di salario minimo  l'ora sotto cui non si deve scendere. Io l 'ho proposto al movimento 5 stelle un nuovo movimento politico che sta nascendo...chissà...

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