mercoledì 22 luglio 2015

Tumori che scompaiono in soli 30 min grazie a questa tecnica


Un tumore endocrino al pancreas è stato distrutto in una donna anziana con sole tre sedute da 10 minuti ciascuna all’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.
La nuova tecnica è molto meno invasiva, dolorosa e senza effetti collaterali rispetto alle cure tradizionali, che prevedono interventi chirurgici, radioterapia, chemioterapia, e non sempre ottengono risultato portando pesanti ripercussioni al corpo.
Si chiama termoablazione per via percutanea ha permesso di rimuovere completamente la massa del tumore: si inserisce un ago sottile su cui viene trasmessa una energia elettromagnetica che produce calore riuscendo a bruciare il tumore.

Questo è avvenuto nel 2009 e non se n’è più sentito parlare. I medici più all’avanguardia conoscono il potere delle frequenze e di come esse abbiano un’enorme efficacia in tutti i campi.
Il medico italiano che ha usato questa tecnica è il Dott. Sandro Rossiche dal 2002 al 2009 l’ha usata con successo su migliaia di pazienti facendo scomparire con successo tumori al fegato, colon, reni, polmoni e pancreas. Come mai non ne sappiamo nulla?
Ecco il video in cui il medico descrive la tecnica

I benefici della cannabis sul cancro.



Continua il dibattito sulle proprietà della cannabis come cura alternativa ai farmaci chemioterapici. Tra governi e teorie proibizioniste, continuano a farsi strada le ricerche scientifiche che rimarcano i poteri terapeutici della cannabis. In barba agli interessi delle grandi industrie farmaceutiche.
Una serie di studi che attestano la validità della cannabis in rapporto alle più nocive e tradizionali tecniche di chemioterapia
Oggi, proponiamo un video molto interessante in cui la dottoressa Christina Sanchez, biologo molecolare presso l’Università Complutense di Madrid, che da anni ormai studia gli effetti antitumorali del THC, spiega esattamente come questo componente uccida del tutto le cellule tumorali, senza alcun effetto negativo per le cellule sane.
Già diversi anni fa, all’Università di Madrid, la dottoressa Sanchez si era imbattuta casualmente negli effetti antitumorali del THC. Mentre stava studiando il metabolismo cellulare, si era accorta della capacità deltetraidrocannabinolo (THC) di uccidere le cellule tumorali di un cancro al cervello.
Come ben sappiamo, studi successivi in diversi Paesi avrebbero mostrato che il THC e altri composti derivati dalla marijuana, noti come “cannabinoidi”, sono efficaci non solo per la gestione dei sintomi collegati al cancro (nausea, dolore, perdita di appetito, affaticamento), ma conferiscono un effetto antitumorale diretto.
Le parole della dottoressa Sanchez si aggiungono ai lavori di altri scienziati, come il britannico Wai Liu, oncologo presso l’Università di scuola medica di Londra St. George.
In una sua ricerca, Liu rivela  il potere anticancro del THC e come questa sostanza possa significativamente bloccare i percorsi di crescita dei tumori.
Liu avrebbe sottolineato anche che le aziende farmaceutiche spendono miliardi in farmaci che fanno la stessa cosa che fa questa pianta che, invece, cresce naturalmente.
Ma vediamo il video della dottoressa Sanchez.