mercoledì 19 agosto 2015

Da materiale organico ad asfalto eco-sostenibile per la costruzione di strade o piste ciclabili.



Dall'ottobre prossimo Ama sarà titolare unica di un brevetto per la trasformazione della Frazione organica stabilizzata in asfalto.



Da materiale organico ad asfalto eco-sostenibile per la costruzione di strade o piste ciclabili. E' il Mineralized Biomass, materiale prodotto utilizzando la cosiddetta Frazione organica stabilizzata prodotta dagli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti (Tmb). Un materiale che oggi la Capitale smaltisce in discarica ma che presto Ama potrà riutilizzare in quanto dall'ottobre prossimo sarà la titolare unica del brevetto per la produzione di MB già detenuto oggi con il Centro Sviluppo Materiali
L'obiettivo è quello di iniziare a lavorarlo già dal 2016 diminuendo così considerevolmente l'ammontare delle tonnellate di residui da trasferire nelle discariche dell'Emilia Romagna e della Lombardia, il cui ricorso si è reso necessario dopo la chiusura di Malagrotta. Un guadagno 'ambientale' ma anche economico. Trasportare in discarica le circa 90 mila tonnellate di Fos prodotte ogni anno dalla Capitale ha un costo e il risparmio è stimato intorno ai 3-4 milioni di euro. Inoltre il nuovo 'asfalto' verrà prodotto da Ama e verrà utilizzata per diversi interventi nel settore dei lavori pubblici.
Per produrre questa nuova miscela, l'azienda capitolina avrà bisogno di realizzare degli appositi impianti. L'MB si otterrà mescolando pozzolana con Fos, ovvero la parte organica del tal quale separato dopo un processo meccanico dagli altri materiali, come plastica, carta e vetro e stabilizzata grazie a un processo di essicazione. La miscela avverrà a freddo e senza trattamento chimici e termici. Grazie al brevetto Ama potrà produrre MB non solo nella Capitale ma anche nel resto d'Italia.
Un progetto che conferma le intenzioni dell'amministrazione Marino, impegnata verso l'obiettivo "Rifiuti zero". E' l'assessore all'ambiente Estella Marino ad esprimere tutta la propria soddisfazione. "La produzione dell' 'eco-asfalto' da parte di Ama è un altro tassello che si aggiunge al percorso voluto da questa Amministrazione verso l’obiettivo ‘rifiuti zero’ e dimostra l’impegno dell’azienda che, su input del sindaco, sta lavorando per migliorare i servizi tenendo ben presente la sfida dell’efficientamento, della razionalizzazione delle risorse e dell’innovazione tecnologica”.
Estella Marino poi aggiunge: “con la produzione del Mineralized Biomass, infatti, si riutilizzerà il Fos, la Frazione organica Stabilizzata dell’indifferenziato, che oggi finisce nelle discariche fuori Regione andando a chiudere quel processo importantissimo avviato con la chiusura di Malagrotta. Questo comporterà – spiega l’assessore - un grosso risparmio economico ma soprattutto una grande beneficio per l’ambiente, oltre che segnare un punto a favore di un’azienda municipalizzata che ha ereditato un passato pesante e che sta facendo, su ferma volontà di questa Amministrazione, grossi sforzi per innovarsi e fornire i migliori servizi. Il ricorso alle nuove tecnologie, inoltre, consentirà ad Ama, cosa fino a qualche tempo fa impensabile, di esportare all’estero il suo know how, una nuova tecnologia made in Italy e di guardare al futuro nella stessa ottica di progresso al pari delle altre citta europee”.

mercoledì 22 luglio 2015

Tumori che scompaiono in soli 30 min grazie a questa tecnica


Un tumore endocrino al pancreas è stato distrutto in una donna anziana con sole tre sedute da 10 minuti ciascuna all’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.
La nuova tecnica è molto meno invasiva, dolorosa e senza effetti collaterali rispetto alle cure tradizionali, che prevedono interventi chirurgici, radioterapia, chemioterapia, e non sempre ottengono risultato portando pesanti ripercussioni al corpo.
Si chiama termoablazione per via percutanea ha permesso di rimuovere completamente la massa del tumore: si inserisce un ago sottile su cui viene trasmessa una energia elettromagnetica che produce calore riuscendo a bruciare il tumore.

Questo è avvenuto nel 2009 e non se n’è più sentito parlare. I medici più all’avanguardia conoscono il potere delle frequenze e di come esse abbiano un’enorme efficacia in tutti i campi.
Il medico italiano che ha usato questa tecnica è il Dott. Sandro Rossiche dal 2002 al 2009 l’ha usata con successo su migliaia di pazienti facendo scomparire con successo tumori al fegato, colon, reni, polmoni e pancreas. Come mai non ne sappiamo nulla?
Ecco il video in cui il medico descrive la tecnica

I benefici della cannabis sul cancro.



Continua il dibattito sulle proprietà della cannabis come cura alternativa ai farmaci chemioterapici. Tra governi e teorie proibizioniste, continuano a farsi strada le ricerche scientifiche che rimarcano i poteri terapeutici della cannabis. In barba agli interessi delle grandi industrie farmaceutiche.
Una serie di studi che attestano la validità della cannabis in rapporto alle più nocive e tradizionali tecniche di chemioterapia
Oggi, proponiamo un video molto interessante in cui la dottoressa Christina Sanchez, biologo molecolare presso l’Università Complutense di Madrid, che da anni ormai studia gli effetti antitumorali del THC, spiega esattamente come questo componente uccida del tutto le cellule tumorali, senza alcun effetto negativo per le cellule sane.
Già diversi anni fa, all’Università di Madrid, la dottoressa Sanchez si era imbattuta casualmente negli effetti antitumorali del THC. Mentre stava studiando il metabolismo cellulare, si era accorta della capacità deltetraidrocannabinolo (THC) di uccidere le cellule tumorali di un cancro al cervello.
Come ben sappiamo, studi successivi in diversi Paesi avrebbero mostrato che il THC e altri composti derivati dalla marijuana, noti come “cannabinoidi”, sono efficaci non solo per la gestione dei sintomi collegati al cancro (nausea, dolore, perdita di appetito, affaticamento), ma conferiscono un effetto antitumorale diretto.
Le parole della dottoressa Sanchez si aggiungono ai lavori di altri scienziati, come il britannico Wai Liu, oncologo presso l’Università di scuola medica di Londra St. George.
In una sua ricerca, Liu rivela  il potere anticancro del THC e come questa sostanza possa significativamente bloccare i percorsi di crescita dei tumori.
Liu avrebbe sottolineato anche che le aziende farmaceutiche spendono miliardi in farmaci che fanno la stessa cosa che fa questa pianta che, invece, cresce naturalmente.
Ma vediamo il video della dottoressa Sanchez.

sabato 16 maggio 2015

Repellente anti zanzare Faidate.


Ecco un'insieme di ricette che ogni estate da diversi anni testo su di me e sulla mia casacon ottimi risultati!
Quindi, bene, munitevi di carta e penna, segnatevi le ricette, preparatele per benino e difendetevi nel modo più naturale possibile!

Olio per il corpo anti-zanzare repellente

Da applicare localmente da 10 a 12 gocce da 4 a 5 volte al giorno.
Cosa vi servirà? un contagocce graduato che potete trovare in farmacia, una boccetta di vetro scuro con contagocce e gli ingredienti qui descritti.
Ingredienti necessari:

Soluzione anti zanzare per diffusori a candela

Munitevi di un diffusore aromatico a candela(possibilmente con candele naturali vegetali) e dopo aver riempito l'apposito contenitore apicale per metà d'acqua, procedete a riempirlo per il resto con la soluzione qui descritta:
Cosa vi servirà? un contagocce graduato che potete trovare in farmacia, una boccetta di vetro scuro con contagocce e gli ingredienti qui descritti.
Ingredienti necessari:
  • o.e. geranio 5ml
  • o.e. tea tree 5ml
  • o.e. lavanda 5ml
  • o.e. citronella 5ml
  • o.e. eucalipto 5ml
  • acqua demineralizzata 75ml
  • alcool 95% alimentare (quello trasparente bianco e non quello rosa!)
(fate molta attenzione vista la presenza di alcool e dato che la soluzione va' utilizzata con la candela accesa e non lasciate il diffusore acceso in casa se on siete nella stanza!)
Unite nella boccetta l'acqua demineralizzata e l'alcool e quindi usando il contagocce graduato aggiungete la giusta quantità di oli essenziali.
Chiudete ed agitate leggermente.
Ora siete pronti ad utilizzare la vostra soluzione repellente.
Ricordatevi di diluirla con acqua all'interno del diffusore.

Olio curativo post-puntura

Se proprio le zanzare vi adorano e vi siete beccati tanti bei morsi, ecco un olio curativo post punture applicabile con uno di quei dosatori a pallina rotante che potrete recuperare da vecchi deodoranti o che potrete acquistare in farmacia o in erboristeria.
o.e Geranium 3 ml
o.e. Citronella 1 ml
o.e. Eucalyptus 2 ml
o.e. tea tree 2ml
applicare 1-2 gocce sul morso

lunedì 11 maggio 2015

Ecco come ho guarito il mio cancro incurabile! La storia di Allan Taylor!



Questa è la storia di Allan Taylor, 78 anni, ingegnere petrolifero in pensione, residente a Middlesbrough, che ha guarito il suo cancro al colon – ormai ritenuto “incurabile” dai medici – modificando radicalmente la suaalimentazione.
Allan ha eliminato completamente carne rossa e latticini e ha iniziato a consumare 10 porzioni di frutta e verdura crude al giorno. Il tutto condito da curry e accompagnato da orzo selvatico in polveresemi di albicocca eintegratori di selenio.

La storia di Allan Taylor

Nel febbraio del 2011 inizia il calvario di Allan a cui, dopo diverse analisi, viene diagnosticato un cancro al colon. Allan sostiene un intervento chirurgico, durante il quale gli viene rimosso una sezione del colon, inoltre sostiene anche 3 mesi di cicli intensivi di chemioterapia. Ad Aprile il sig. Taylor riceve brutte notizie dai medici dell’ospedale di North Tees dov’era in cura: il quadro clinico era nettamente peggiorato in quanto il tumore si era diffuso intaccando anche l’intestino tenue. La diagnosi era delle peggiori: cancro inoperabile e pochi mesi di vita. In sostanza, secondo i medici, non c’era più nulla che si potesse fare.
Il sig. Taylor tuttavia non si perse d’animo e messo alle strette, decise di trovare da solo una soluzione per il suo cancro “incurabile”. Come dichiarò successivamente durante un intervista alSunday Mirror, trovò la soluzione al suo “problema” sfruttando le potenzialità delweb e digitando testuali parole sui motori di ricerca “cure per il cancro al colon“. Grazie ad internet il sig. Taylor apprese come fosse necessaria una svolta radicale, in particolare alla sua alimentazione e come alcuni alimenti ed integratori potessero aiutarlo a sconfiggere il cancro.
Il sig. Taylor si mise d’impegno ed iniziò subito a modificare la sua dieta eliminando completamente carne rossa e latticini ed integrando, nell’alimentazione di tutti i giorni,10 porzioni tra frutta e verdura crude di origine biologica. Allan ha inoltre eliminato glizuccheri raffinati, in quanto lo zucchero alimenta il cancro.
Allan ha poi iniziato a camminare tutti i giorni, due volte al giorno per una mezz’ora ogni volta, con l’obiettivo di aumentare i livelli di ossigeno nel sangue, in quanto il cancro, secondo alcuni studi, non sopravvivrebbe in presenza di ossigeno. Allan ha inoltre comprato un tapis-roulant, così da potersi esercitare anche quando il tempo non era dei migliori.
Ha iniziato a bere acqua con un PH di 7.4 al fine di aumentare l’alcalinità del suo organismo. Secondo quanto sostenuto dal premio Nobel Otto Heirich Warburg “le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”. Un ambiente acido è quindi un ambiente senza ossigeno, ideale per la proliferazione delle cellule cancerogene.

Oltre alla dieta il sig. Allan Taylor ha fatto uso dei seguenti integratori

Quale fu il risultato? Il 6 agosto 2011, ripetendo le analisi, i medici stupiti hanno appurato come il tumore fosse completamente scomparso, sia dal colon che dall’intestino tenue. Una guarigione che la medicina ufficiale non riesce a spiegare e che sembra avere del “miracoloso”. Grazie alla rete e ad alcuni quotidiani come il Sunday Mirror, che hanno riportato questa storia, la guarigione del sig. Taylor ha fatto il giro del mondo.
Questa storia ci rende tutti partecipi dell’importanza di una sana e corretta alimentazioneattività fisica e una corretta attitudine mentale sia per la prevenzione che per la cura di malattie come il cancro.
Con una corretta alimentazione il cancro si può prevenire. È ciò che sostengono illustri medici come Umberto Veronesi o Franco Berrino e Colin Campbell. Dai diversi studi effettuati negli ultimi 40 anni è emerso che è possibile prevenire più di un terzo dei tumori modificando le abitudini alimentari.

lunedì 4 maggio 2015

19 TRUCCHI DEI SUPERMERCATI PER MANIPOLARE LE NOSTRE MENTI

1- Vi danno un cestino.
Una ricerca condotta nei supermercati ha scoperto che il 75 per cento di chi ha in mano il cestino per fare la spesa compra sempre qualcosa, in confronto ad appena il 34 per cento di chi non ha il cestino. Così, quando all’entrata del supermercato un membro dello staff porge il cestino ai clienti, non è per fare un favore a voi, ma all’azienda.
2- Frutta “pronta e matura”.
Poiché i supermercati desiderano che la frutta si conservi il più a lungo possibile sugli scaffali, obbligano i fornitori a raccoglierla acerba, sebbene ciò implichi che non sarà altrettanto buona, dato che gli zuccheri non si sono completamente sviluppati. Essendo abituati all’idea che la frutta è sempre dura quando la compriamo, siamo disposti a pagare un extra per il privilegio di avere frutta matura.
3- Prezzatura Ingannevole.
Il metodo irrazionale della prezzatura pone il prezzo degli articoli diciamo a 4,99 euro invece che a 5,00. Il motivo sta nel tempo necessario per procedere alla memorizzazione. L’arrotondamento verso l’alto implica uno sforzo mentale maggiore rispetto al processo di memorizzazione delle prime cifre. Inoltre, a causa della grande quantità di informazioni che i clienti devono elaborare, il dato del prezzo deve essere immagazzinato in un tempo molto breve. Il modo più conveniente per farlo, in termini di memoria e di attenzione, è quello di ricordare le prime cifre. Così ci illudiamo di spendere meno di quanto non spendiamo in realtà.
4- Paghi uno e prendi due.
È l’offerta che ha dimostrato di aumentare le vendite fino ad oltre il 150 per cento. A dispetto di quel 50 per cento che effettivamente fa risparmiare, questo tipo di operazioni ci inducono a consumare un prodotto in quantità maggiori rispetto alle nostre abitudini, così, quando l’offerta finisce, siamo inclini a comprarne ancora. Ed oltre ad incoraggiarci ad acquistare più di quello che ci serve, queste offerte celano un costo occulto ai danni dei produttori, poiché sono loro, e non il supermercato, a finanziare le promozioni. I supermercati le utilizzano per disfarsi della merce che non vendono.
5- I bambini.
Quando i supermercati Sainsbury’s lanciarono il progetto dei corsi di cucina per bambini (che i genitori pagavano 5 sterline), da tenersi durante le vacanze scolastiche in alcuni punti vendita selezionati per l’occasione, i corsi furono organizzati presso i Caffè “Pappagallo Blu”, una linea di prodotti per bambini che propone sedicenti versioni più sane dei tipici cibi pronti come i bocconcini di pollo e la pizza. I piccoli partecipanti se ne andarono con una borsa a forma di caramella e un grembiule firmati Pappagallo Blu, con la raccomandazione che se anche non avevano voglia di cucinare, potevano sempre convincere le loro mamme a prendere qualcosa di già fatto da Sainsbury’s.
6- All’altezza dello sguardo.
I prodotti esposti all’altezza dello sguardo vendono il doppio, per questa ragione spesso gli articoli costosi vengono messi lì. Se guardate in basso agli scaffali, scoprirete alternative più convenienti. Allo stesso modo, notate dove sono posizionati i prodotti meno sani per bambini: al livello dei loro occhi. È a loro che si vuole vendere, non a voi. I genitori saranno disposti a comprare qualcosa che non avrebbero scelto solo perché i bambini fanno i capricci.
7- Testimonial famosi.
Se un cuoco alla moda come Jamie Oliver afferma che il cibo di un supermercato è buono, o un’attrice amata  reputa i prezzi convenienti, il supermercato acquista credibilità. Si stima che da quando Oliver ha iniziato a lavorare per la Sainsbury’s , i profitti della catena siano volati alle stelle, al di sopra dell’1,2 miliardi di sterline. Nel frattempo i programmi pubblicitari di Priscilla Scales alla TV hanno fatto aumentare di 2,2 miliardi di sterline gli incassi dei supermercati Tesco.
8- Prodotti Civetta.
I prodotti di prima necessità quali pane, burro, latte e zucchero attirano i consumatori nei supermercati e sono invariabilmente venduti a basso costo per cercare di battere la concorrenza. (Di solito la catena Tesco propone 160 articoli a basso costo). Noti anche come “prodotti civetta”, convincono il cliente che sta facendo un buon affare: i prezzi di questi beni li abbiamo sempre in mente per cui ci si accorge più facilmente degli sconti. Non fatevi ingannare. A questo i supermercati rimediano, alzando i prezzi su altri prodotti di cui non ricordiamo il costo.
9- Scatola nuova, prodotto vecchio.
Stanchi del pollo “Tikka masala”? Perché non assaggiate la nuova specialità regionale “Keralan masala”? La differenza sta tutta e solo nella confezione.
10- Assaggi gratuiti.
Potete anche non comprare il prodotto che vi hanno appena offerto di assaggiare, ma lo stomaco comincerà a liberare i succhi gastrici, facendovi avvertire di più la fame. Questo vi indurrà ad acquistare del cibo in più, in particolare prodotti pronti e più costosi, che potrete gustare non appena usciti dal supermercato.
11- Si compra come si legge.
Le persone che leggono da sinistra a destra scorrono anche gli scaffali da sinistra a destra. Perciò le varietà più costose di un determinato prodotto si troveranno sulla sinistra, quelle più convenienti sulla destra.
12- La musica.
Per un periodo di due settimane, a giorni alterni, in un reparto che esponeva vini francesi e tedeschi venne diffusa musica francese e tedesca. La musica francese portò i vini francesi a vendere di più di quelli tedeschi, mentre la musica tedesca causò l’effetto opposto. Ma non è solo il tipo di musica ad influire sugli acquisti, conta anche il fattore tempo. Camminiamo compiendo approssimativamente 90 passi al minuto. Una musica al di sotto dei 90 battiti al minuto ci fa rallentare inconsciamente, e ci trattiene più a lungo tra gli scaffali.
13- Il falso affare.
I supermercati promuovono un prodotto ad un prezzo che riporta accanto un prezzo più alto, da cui voi supponete abbiano ricavato il primo, riducendolo. In effetti, non vendono mai quel prodotto al prezzo più alto, ma lo compriamo perché ci sembra un affare.
14- Prodotti dal valore aggiunto.
Una mela costa 20 centesimi. Ma tagliatela, riponetela in una vaschetta e vendetela come “mela a spicchi” ed essa verrà a costare 99 centesimi, per meno della metà di prodotto. Chi ha così poco tempo da non potersi tagliare una mela?
15- Le distanze.
Per prolungare il tempo che trascorriamo a contatto con i prodotti durante la spesa, i negozi posizionano gli articoli e le marche più richieste in mezzo ai corridoi, assicurandosi così che da qualsiasi direzione il cliente debba passare, ci metterà sempre molto tempo a raggiungerli. Allo stesso modo, i beni di maggior consumo come pane e latte si trovano in fondo al negozio. I clienti devono passare in mezzo a molta merce esposta prima di vederli e ci sono maggiori possibilità che effettuino acquisti dettati dall’impulso.
16- Iniziative Sociali.
la catena Tesco ha istituito il progetto “Computer per le scuole”, con cui i buoni acquisto emessi su alcuni prodotti possono essere scambiati con materiale informatico per le scuole locali. Tuttavia, come Ben Laurence scrisse sull’Observer: “Mentre i costi per la Tesco sono modesti, i clienti devono spendere 110,000 sterline in generi alimentari perché una scuola ottenga un modesto PC”.
17- (il profumo del) pane appena sfornato.
I supermercati non producono realmente il pane che vendono, ma intervengono solo sull’ultima fase della lavorazione. Tutta la preparazione e l’impastatura sono realizzate altrove. I supermercati si limitano a scongelare la pasta e la riscaldano fino al punto in cui si diffonde un rassicurante profumo di pane appena sfornato.
18- Carte fedeltà.
O come i supermercati desiderano che le chiamiamo: “Carte Premio”. Facciamo la nostra spesa e ci ricompensano con uno sconto sugli acquisti futuri. Cosa potrebbe esserci di più generoso? Se è un regalo, allora perché la Tesco negli ultimi 8 anni è riuscita ad istituire il progetto delle tessere a costo zero per i supermercati? Perché spendiamo di più una volta che abbiamo la tessera. Primo, il 42 per cento di noi, nel momento in cui entra in possesso di una tessera, spende più soldi, forse per quella logica sbagliata che ci fa pensare che più compriamo più sconti otterremo e perciò spenderemo meno. Seconda cosa, lo scopo dei buoni sconto, con i quali siamo premiati, non è di indurci a risparmiare denaro, ma di invogliarci a comprare prodotti che normalmente non acquisteremmo. Come uno spacciatore di droga ci fornisce la dose gratis per ridurci alla dipendenza.
19- Televisione a zona.
La nuova TV Tesco trasmette avvisi pubblicitari in rapporto alla zona del magazzino che vi trovate a visitare. Siccome il 75 per cento delle decisioni riguardo gli acquisti si prendono quando siamo vicini al prodotto, questo stratagemma di marketing rivela tutta la sua potenza.

sabato 2 maggio 2015

Un meccanico inventa un sistema per risparmiare carburante,ma lo censurano IL VIDEO


giovedì 30 aprile 2015

Malattie che si curano con l’acqua? …Leggete un po’ questo.



Mentre molti di noi tentano invano di ristabilire la propria salute ingoiando ogni giorno mucchi di pastiglie, gli studiosi sono sempre più propensi a credere che esista un mezzo molto più efficace ed accessibile. Lo si può permettere ogni persona in quanto ce l’ha a casa. Si tratta dell’acqua, la sostanza fondamentale senza la quale non esisterebbe la vita sulla Terra.

Da molti anni laboratori di tutto il mondo conducono esperimenti stupefacenti per la modifica della struttura dell’acqua. È stato scoperto che proprio dalla sua struttura dipendono le proprietà che l’acqua trasmette in seguito all’organismo vivente.

Per conoscere le peculiarità della cura con l’acqua strutturata “La Voce della Russia” si è rivolta alla terapeuta Anna Jakovleva che già da alcuni anni cura efficacemente i suoi pazienti con l’aiuto di questo metodo:
La struttura variabile dell’acqua è molto più importante della sua composizione chimica costante. Ciò consente di conferire all’acqua queste o quelle proprietà necessarie. È noto che la struttura dell’acqua cambia sotto l’effetto della musica e delle parole. Così, quando viene suonata musica classica, quando vengono pronunciate preghiere, mantra o semplicemente parole di gratitudine, le molecole dell’acqua possono curarci. Al contrario, le bestemmie, le parole che umiliano e ingiuriano l’uomo influiscono sull’acqua in modo che comincia a distruggere la salute umana.
Ecco un fatto sorprendente: l’acqua è suscettibile a ciò che pensiamo e, qual che più conta, diciamo. In presenza di pensieri positivi e del senso di gratitudine emanato dall’uomo l‘acqua è capace di operare miracoli e curare persino le malattie più gravi. Non a caso i nostri antenati leggevano preghiere prima di ogni refezione. È venuto infatti fuori che, oltre al significato sacrale, questo rito ha anche un significato pratico. Non solo, ma bisogna ricordare che noi stessi consistiamo prevalentemente di acqua e che la nostra acqua “interna” reagisce anche ai nostri ragionamenti, visto che la nostra salute è, in sostanza, il risultato dei nostri pensieri.
Ciò è descritto dettagliatamente nel libro “I Messaggi dell’Acqua” dello scrittore giapponese Masaru Emoto. Il libro è uscito nel 1999 ed ha suscitato subito chiassose reazioni nel mondo scientifico. Masaru Emorto dimostra che l’acqua modifica in modo determinato la propria struttura sotto l’effetto di varie emozioni umane. A titolo di prova vi sono pubblicate foto dei cristalli dell’acqua congelati subito dopo essere stati sottoposti all’azione della musica classica e delle parole che portavano messaggi positivi e foto di quei cristalli che hanno “ascoltato” hard rock e parole offensive. Nel primo caso i cristalli erano bellissimi ed avevano una forma perfetta. Nel secondo caso rappresentavano frammenti rotti e non strutturati.
Racconta Anna Jakovleva:
Tre anni fa ho deciso di svolgere un piccolo esperimento con i miei pazienti per accertare l’effetto prodotto dall’acqua strutturata sulla salute umana. All’inizio molti partecipanti erano scettici, il che, del resto, non stupisce. Per interessarvi possibilmente il più grande numero di persone e per dimostrare che il metodo funzionasse ho deciso di realizzare un esperimento sulle piante. Avevamo tre viole che in quel momento erano nella fase di riposo e non fiorivano.
Abbiamo cominciato ad annaffiare la prima viola con acqua caricata di musica classica, prevalentemente di arie di Puccini e Verdi, in quanto amo molto l’opera italiana. La seconda viola è stata annaffiata con acqua che ha “ascoltato” la cronaca criminale trasmessa in tv. La terza viola è stata irrorata con acqua normale. Due settimane dopo abbiamo già ottenuto i primi risultati. La prima viola è fiorita, la seconda ha perso alcune fogle ed è cominciata a marcire, la terza non ha mostrato nessun cambiamento significativo. Un mese dopo la seconda viola è, putroppo, morta, mentre la prima fioriva rigogliosamente. La terza viola è rimasta così come era all’inizio dell’esperimento. Molti miei pazienti hanno avuto quindi modo di vedere con i propri occhi che l’acqua è capace di influire sugli organismi viventi ed hanno deciso di provare su di sé tale metodica. Come risultato, la maggior parte di loro ha cominciato a sentirsi molto meglio.
È possibile sostituire la somministrazione di farmaci con un bicchiere di acqua “viva”, cioè strutturata? Che cos’è: un vero miracolo o l’effetto placebo? Che ciascuno decida per sé in che cosa credere. Ma durante la colazione, per ogni evenienza, dite “grazie” alla vostra acqua. Semplicemente per provare.
Forse funzionerà.
Alyona Rakitina

La senzatetto vive nella sporcizia a pochi passi da casa sua. Lui le fa un regalo incredibile



La donna, di nome Snookie, era solita chiedere tutte le mattine a Elvis se avesse qualche materiale riciclabile che lei potesse riportare al centro di raccolta di Los Angeles in cambio di qualche spicciolo. Così è nata un'amicizia tra i due, fino a quando Elvis, ispirato da una lettura su una rivista, non ha deciso di costruire una "mini casa" per la sua amica.

In cinque giorni, con un piccolo investimento, Elvis ha costruito quella che Snookie dopo dieci anni può finalmente chiamare "casa". Anche la polizia locale è d'accordo, a patto che venga spostata ogni 72 ore.



"Da quando ho costruito la casa per Smokie, molte persone me ne hanno chiesta una", ha raccontato Elvis a The Good News Network. Così il benefattore ha lanciato "Mythpla" insieme auna campagna di crowdfunding per coloro che vogliono aiutarlo.

lunedì 27 aprile 2015

La casa anticrisi, costa 400 euro! Guardate all’interno com’è! (VIDEO)



Costruire una casa con soli 400 euro, da oggi si può… Basta un po’ di fantasia e molta forza di volontà. Guardate questo ragazzo cosa ha costruito con le sue mani in soli due mesi. Con le telecamere entriamo all’interno della casa!

Guarda il video 

Con i cassonetti Smart gestite oltre 60 tonnellate di RAEE

Sono stati presentati ieri a Milano, nell'ambito della conferenza 'Raccolta RAEE: l’esperienza del cassonetto intelligente', i risultati raggiunti dal...



Sono stati presentati ieri a Milano, nell'ambito della conferenza 'Raccolta RAEE: l’esperienza del cassonetto intelligente'i risultati raggiunti dal progetto europeo 'Identis WEEE'(Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for WEEEfinanziato all’interno del programma europeo 'Life+' e promosso da Gruppo Hera, Consorzio Ecolight e dalla fondazione spagnola Ecolum.
Grazie ai cassonetti intelligenti sono state intercettate complessivamente a fine gennaio 56 tonnellate di rifiuti elettronici nelle aree test dell’Emilia Romagna (Bologna, Castenaso, Ravenna, Lugo e Ferrara) e in Spagna. A queste si aggiungono le 7,5 tonnellate di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed elettroniche)raccolte a fine marzo attraverso i nuovi contenitori smart nati da Identis WEEE eposizionati in aree commerciali e zone ad elevata frequentazione. Attraverso questi strumenti innovativi sono state raccolte, quindi, oltre 63 tonnellate di rifiuti.
Il sistema è stato progettato per assicurare la tracciabilità dei conferimenti, seguendo l’intero ciclo di gestione dei rifiuti da dispositivi elettrici ed elettronici, dal loro conferimento fino all’avvio a corretto recupero. Sono così possibili l’identificazione degli utenti e degli oggetti consegnati, per prevenire il traffico illegale di questi rifiuti, e il monitoraggio del riempimento dei contenitori, per una gestione ottimizzata del servizio”, ha detto Mirko Regazzi del Gruppo Hera e project manager del progetto 'Identis WEEE'.
L’esperienza dei cassonetti intelligenti per la raccolta dei rifiuti elettronici ha dimostrato chestrumenti innovativi permettono di migliorare qualitativamente e quantitativamente la gestione dei RAEE, in particolare quelli di piccole dimensioni, garantendo un aumento degli indici di raccolta, completa tracciabilità dei rifiuti ed elevata efficienza nel processo”, si legge nella nota. “Per quanto riguarda l’Italia, i risultati sono stati significativi: le circa 11.500 persone che hanno portato i loro RAEE nei cassonetti hanno permesso di raccogliere oltre 53 tonnellate di rifiuti. Complessivamente sono stati effettuati circa 30 mila conferimenti. In particolare questi cassonetti smart hanno mostrato la loro validità nella capacità di intercettare i piccoli elettrodomestici, identificati con il raggruppamento R4, che rappresentano circa il 76% del totale raccolto. È un risultato molto importante perché i piccoli RAEE sono i più difficili da intercettare: si stima, infatti, che solamente 1 su 5 segua un corretto iter di recupero”, ha spiegato Mirko Regazzi. InSpagna la sperimentazione ha utilizzato due modelli di prototipi: il RAEE-shop e il RAEE-parking, che è stato trasferito a Saragozza da marzo 2014 e che ha terminato la sperimentazione a Vigo. I RAEE conferiti sono stati quasi 2.300 pezzi per un peso complessivo di circa 3 tonnellate.
L’esperienza di 'Identis WEEE' è stata valutata positivamente, tanto che il progetto non è terminato con l’esaurirsi dei tempi e dei fondi a disposizione. “Abbiamo deciso di proseguire con nuovi cassonetti intelligenti dedicati alla raccolta dei piccoli elettrodomestici e delle sorgenti luminose. Già24 contenitori smart, nati proprio dai prototipi di Identis WEEE, sono stati realizzati e progressivamente posizionati da Hera sul territorio di propria competenza in prossimità di aree commerciali e ad alta frequentazione”, ha detto il presidente di Ecolight, Walter Camarda. L’idea è stata duplice: “Da una parte abbiamo voluto andare incontro al cittadino-consumatore facendo in modo che se il cittadino non va all’isola ecologica sia l’isola ecologica ad andare dal cittadino; dall’altra, abbiamo voluto dare una risposta concreta agli obblighi che la nuova normativa RAEE ha introdotto. In particolare al principio dell’Uno contro Zero, ovvero l’obbligo che è stato previsto per la grande distribuzione di ritirare il piccolo RAEE gratuitamente, anche senza acquisti”, continua la nota.
Dal luglio 2014, quando abbiamo effettuato i primi posizionamenti, alla fine dello scorso marzo sono stati conferite circa 7,5 tonnellate tra piccoli rifiuti elettronici (appartenenti al raggruppamento R4) e sorgenti luminose (R5).Trattandosi di oggetti di piccole dimensioni, più interessante potrebbe essere andare a vedere quanti conferimenti sono stati eseguiti: oltre 15.500 quelli registrati da questi contenitori smart, fatti da circa 7.500 persone diverse”, ha detto Camarda. “A breve andremo a chiudere la prima fase del progetto arrivando a posizionare altri sei cassonetti intelligenti. Abbiamo già predisposto una 'fase due' dell’iniziativa e sono già stati avviati i contatti per individuare nuovi posizionamenti”, ha anticipato il presidente di Ecolight.

lunedì 20 aprile 2015

Una centrale solare nello Spazio. Ci prova la Cina


Continua l'interesse del mondo scientifico per lo sfruttamento dell'energia solare nello Spazio. Adesso è la Cina che svela al mondo i suoi progetti...




Continua l'interesse del mondo scientifico per lo sfruttamento dell'energia solare nello Spazio. Adesso è la Cina che svela al mondo i suoi progettiun mega impianto fotovoltaico (quasi il doppio di Central Park di New York) in orbita, a 36 mila Km sopra la Terra. Ad annuncialo è l'Accademia cinese delle Scienze (CAS). Secondo un rapporto scritto da scienziati e ingegneri spaziali del CAS, risalente al 2010, la Cina dovrebbe costruire una centrale solare sperimentale nello spazio entro il 2030, e una centrale commercialmente attiva entro il 2050.
Secondo i piani del Paese del Dragone,l'elettricità prodotta nello spazio dovrà essere convertita in microonde o laser e trasmessa ad un collettore sulla Terra. “Unastazione spaziale solare redditizia dovrebbe avere una superficie di pannelli di 5 o 6 Km quadrati e senza il ciclo terrestre 'giorno-notte', l'energia sarebbe raccolta il 99% del tempo", ha spiegato Wang Xiji dell'Accademia Cinese delle Scienze e membro dell'Accademia Internazionale di Astronautica.
I pannelli spaziali possono generare energia 10 volte superiore a quelli sulla terra per unità di superficie, risolvendo così la crisi energetica”, ha concluso Duan Baoyan dell'Accademia cinese di Ingegneria.