giovedì 30 aprile 2015

Malattie che si curano con l’acqua? …Leggete un po’ questo.



Mentre molti di noi tentano invano di ristabilire la propria salute ingoiando ogni giorno mucchi di pastiglie, gli studiosi sono sempre più propensi a credere che esista un mezzo molto più efficace ed accessibile. Lo si può permettere ogni persona in quanto ce l’ha a casa. Si tratta dell’acqua, la sostanza fondamentale senza la quale non esisterebbe la vita sulla Terra.

Da molti anni laboratori di tutto il mondo conducono esperimenti stupefacenti per la modifica della struttura dell’acqua. È stato scoperto che proprio dalla sua struttura dipendono le proprietà che l’acqua trasmette in seguito all’organismo vivente.

Per conoscere le peculiarità della cura con l’acqua strutturata “La Voce della Russia” si è rivolta alla terapeuta Anna Jakovleva che già da alcuni anni cura efficacemente i suoi pazienti con l’aiuto di questo metodo:
La struttura variabile dell’acqua è molto più importante della sua composizione chimica costante. Ciò consente di conferire all’acqua queste o quelle proprietà necessarie. È noto che la struttura dell’acqua cambia sotto l’effetto della musica e delle parole. Così, quando viene suonata musica classica, quando vengono pronunciate preghiere, mantra o semplicemente parole di gratitudine, le molecole dell’acqua possono curarci. Al contrario, le bestemmie, le parole che umiliano e ingiuriano l’uomo influiscono sull’acqua in modo che comincia a distruggere la salute umana.
Ecco un fatto sorprendente: l’acqua è suscettibile a ciò che pensiamo e, qual che più conta, diciamo. In presenza di pensieri positivi e del senso di gratitudine emanato dall’uomo l‘acqua è capace di operare miracoli e curare persino le malattie più gravi. Non a caso i nostri antenati leggevano preghiere prima di ogni refezione. È venuto infatti fuori che, oltre al significato sacrale, questo rito ha anche un significato pratico. Non solo, ma bisogna ricordare che noi stessi consistiamo prevalentemente di acqua e che la nostra acqua “interna” reagisce anche ai nostri ragionamenti, visto che la nostra salute è, in sostanza, il risultato dei nostri pensieri.
Ciò è descritto dettagliatamente nel libro “I Messaggi dell’Acqua” dello scrittore giapponese Masaru Emoto. Il libro è uscito nel 1999 ed ha suscitato subito chiassose reazioni nel mondo scientifico. Masaru Emorto dimostra che l’acqua modifica in modo determinato la propria struttura sotto l’effetto di varie emozioni umane. A titolo di prova vi sono pubblicate foto dei cristalli dell’acqua congelati subito dopo essere stati sottoposti all’azione della musica classica e delle parole che portavano messaggi positivi e foto di quei cristalli che hanno “ascoltato” hard rock e parole offensive. Nel primo caso i cristalli erano bellissimi ed avevano una forma perfetta. Nel secondo caso rappresentavano frammenti rotti e non strutturati.
Racconta Anna Jakovleva:
Tre anni fa ho deciso di svolgere un piccolo esperimento con i miei pazienti per accertare l’effetto prodotto dall’acqua strutturata sulla salute umana. All’inizio molti partecipanti erano scettici, il che, del resto, non stupisce. Per interessarvi possibilmente il più grande numero di persone e per dimostrare che il metodo funzionasse ho deciso di realizzare un esperimento sulle piante. Avevamo tre viole che in quel momento erano nella fase di riposo e non fiorivano.
Abbiamo cominciato ad annaffiare la prima viola con acqua caricata di musica classica, prevalentemente di arie di Puccini e Verdi, in quanto amo molto l’opera italiana. La seconda viola è stata annaffiata con acqua che ha “ascoltato” la cronaca criminale trasmessa in tv. La terza viola è stata irrorata con acqua normale. Due settimane dopo abbiamo già ottenuto i primi risultati. La prima viola è fiorita, la seconda ha perso alcune fogle ed è cominciata a marcire, la terza non ha mostrato nessun cambiamento significativo. Un mese dopo la seconda viola è, putroppo, morta, mentre la prima fioriva rigogliosamente. La terza viola è rimasta così come era all’inizio dell’esperimento. Molti miei pazienti hanno avuto quindi modo di vedere con i propri occhi che l’acqua è capace di influire sugli organismi viventi ed hanno deciso di provare su di sé tale metodica. Come risultato, la maggior parte di loro ha cominciato a sentirsi molto meglio.
È possibile sostituire la somministrazione di farmaci con un bicchiere di acqua “viva”, cioè strutturata? Che cos’è: un vero miracolo o l’effetto placebo? Che ciascuno decida per sé in che cosa credere. Ma durante la colazione, per ogni evenienza, dite “grazie” alla vostra acqua. Semplicemente per provare.
Forse funzionerà.
Alyona Rakitina

La senzatetto vive nella sporcizia a pochi passi da casa sua. Lui le fa un regalo incredibile



La donna, di nome Snookie, era solita chiedere tutte le mattine a Elvis se avesse qualche materiale riciclabile che lei potesse riportare al centro di raccolta di Los Angeles in cambio di qualche spicciolo. Così è nata un'amicizia tra i due, fino a quando Elvis, ispirato da una lettura su una rivista, non ha deciso di costruire una "mini casa" per la sua amica.

In cinque giorni, con un piccolo investimento, Elvis ha costruito quella che Snookie dopo dieci anni può finalmente chiamare "casa". Anche la polizia locale è d'accordo, a patto che venga spostata ogni 72 ore.



"Da quando ho costruito la casa per Smokie, molte persone me ne hanno chiesta una", ha raccontato Elvis a The Good News Network. Così il benefattore ha lanciato "Mythpla" insieme auna campagna di crowdfunding per coloro che vogliono aiutarlo.

lunedì 27 aprile 2015

La casa anticrisi, costa 400 euro! Guardate all’interno com’è! (VIDEO)



Costruire una casa con soli 400 euro, da oggi si può… Basta un po’ di fantasia e molta forza di volontà. Guardate questo ragazzo cosa ha costruito con le sue mani in soli due mesi. Con le telecamere entriamo all’interno della casa!

Guarda il video 

Con i cassonetti Smart gestite oltre 60 tonnellate di RAEE

Sono stati presentati ieri a Milano, nell'ambito della conferenza 'Raccolta RAEE: l’esperienza del cassonetto intelligente', i risultati raggiunti dal...



Sono stati presentati ieri a Milano, nell'ambito della conferenza 'Raccolta RAEE: l’esperienza del cassonetto intelligente'i risultati raggiunti dal progetto europeo 'Identis WEEE'(Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for WEEEfinanziato all’interno del programma europeo 'Life+' e promosso da Gruppo Hera, Consorzio Ecolight e dalla fondazione spagnola Ecolum.
Grazie ai cassonetti intelligenti sono state intercettate complessivamente a fine gennaio 56 tonnellate di rifiuti elettronici nelle aree test dell’Emilia Romagna (Bologna, Castenaso, Ravenna, Lugo e Ferrara) e in Spagna. A queste si aggiungono le 7,5 tonnellate di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed elettroniche)raccolte a fine marzo attraverso i nuovi contenitori smart nati da Identis WEEE eposizionati in aree commerciali e zone ad elevata frequentazione. Attraverso questi strumenti innovativi sono state raccolte, quindi, oltre 63 tonnellate di rifiuti.
Il sistema è stato progettato per assicurare la tracciabilità dei conferimenti, seguendo l’intero ciclo di gestione dei rifiuti da dispositivi elettrici ed elettronici, dal loro conferimento fino all’avvio a corretto recupero. Sono così possibili l’identificazione degli utenti e degli oggetti consegnati, per prevenire il traffico illegale di questi rifiuti, e il monitoraggio del riempimento dei contenitori, per una gestione ottimizzata del servizio”, ha detto Mirko Regazzi del Gruppo Hera e project manager del progetto 'Identis WEEE'.
L’esperienza dei cassonetti intelligenti per la raccolta dei rifiuti elettronici ha dimostrato chestrumenti innovativi permettono di migliorare qualitativamente e quantitativamente la gestione dei RAEE, in particolare quelli di piccole dimensioni, garantendo un aumento degli indici di raccolta, completa tracciabilità dei rifiuti ed elevata efficienza nel processo”, si legge nella nota. “Per quanto riguarda l’Italia, i risultati sono stati significativi: le circa 11.500 persone che hanno portato i loro RAEE nei cassonetti hanno permesso di raccogliere oltre 53 tonnellate di rifiuti. Complessivamente sono stati effettuati circa 30 mila conferimenti. In particolare questi cassonetti smart hanno mostrato la loro validità nella capacità di intercettare i piccoli elettrodomestici, identificati con il raggruppamento R4, che rappresentano circa il 76% del totale raccolto. È un risultato molto importante perché i piccoli RAEE sono i più difficili da intercettare: si stima, infatti, che solamente 1 su 5 segua un corretto iter di recupero”, ha spiegato Mirko Regazzi. InSpagna la sperimentazione ha utilizzato due modelli di prototipi: il RAEE-shop e il RAEE-parking, che è stato trasferito a Saragozza da marzo 2014 e che ha terminato la sperimentazione a Vigo. I RAEE conferiti sono stati quasi 2.300 pezzi per un peso complessivo di circa 3 tonnellate.
L’esperienza di 'Identis WEEE' è stata valutata positivamente, tanto che il progetto non è terminato con l’esaurirsi dei tempi e dei fondi a disposizione. “Abbiamo deciso di proseguire con nuovi cassonetti intelligenti dedicati alla raccolta dei piccoli elettrodomestici e delle sorgenti luminose. Già24 contenitori smart, nati proprio dai prototipi di Identis WEEE, sono stati realizzati e progressivamente posizionati da Hera sul territorio di propria competenza in prossimità di aree commerciali e ad alta frequentazione”, ha detto il presidente di Ecolight, Walter Camarda. L’idea è stata duplice: “Da una parte abbiamo voluto andare incontro al cittadino-consumatore facendo in modo che se il cittadino non va all’isola ecologica sia l’isola ecologica ad andare dal cittadino; dall’altra, abbiamo voluto dare una risposta concreta agli obblighi che la nuova normativa RAEE ha introdotto. In particolare al principio dell’Uno contro Zero, ovvero l’obbligo che è stato previsto per la grande distribuzione di ritirare il piccolo RAEE gratuitamente, anche senza acquisti”, continua la nota.
Dal luglio 2014, quando abbiamo effettuato i primi posizionamenti, alla fine dello scorso marzo sono stati conferite circa 7,5 tonnellate tra piccoli rifiuti elettronici (appartenenti al raggruppamento R4) e sorgenti luminose (R5).Trattandosi di oggetti di piccole dimensioni, più interessante potrebbe essere andare a vedere quanti conferimenti sono stati eseguiti: oltre 15.500 quelli registrati da questi contenitori smart, fatti da circa 7.500 persone diverse”, ha detto Camarda. “A breve andremo a chiudere la prima fase del progetto arrivando a posizionare altri sei cassonetti intelligenti. Abbiamo già predisposto una 'fase due' dell’iniziativa e sono già stati avviati i contatti per individuare nuovi posizionamenti”, ha anticipato il presidente di Ecolight.

lunedì 20 aprile 2015

Una centrale solare nello Spazio. Ci prova la Cina


Continua l'interesse del mondo scientifico per lo sfruttamento dell'energia solare nello Spazio. Adesso è la Cina che svela al mondo i suoi progetti...




Continua l'interesse del mondo scientifico per lo sfruttamento dell'energia solare nello Spazio. Adesso è la Cina che svela al mondo i suoi progettiun mega impianto fotovoltaico (quasi il doppio di Central Park di New York) in orbita, a 36 mila Km sopra la Terra. Ad annuncialo è l'Accademia cinese delle Scienze (CAS). Secondo un rapporto scritto da scienziati e ingegneri spaziali del CAS, risalente al 2010, la Cina dovrebbe costruire una centrale solare sperimentale nello spazio entro il 2030, e una centrale commercialmente attiva entro il 2050.
Secondo i piani del Paese del Dragone,l'elettricità prodotta nello spazio dovrà essere convertita in microonde o laser e trasmessa ad un collettore sulla Terra. “Unastazione spaziale solare redditizia dovrebbe avere una superficie di pannelli di 5 o 6 Km quadrati e senza il ciclo terrestre 'giorno-notte', l'energia sarebbe raccolta il 99% del tempo", ha spiegato Wang Xiji dell'Accademia Cinese delle Scienze e membro dell'Accademia Internazionale di Astronautica.
I pannelli spaziali possono generare energia 10 volte superiore a quelli sulla terra per unità di superficie, risolvendo così la crisi energetica”, ha concluso Duan Baoyan dell'Accademia cinese di Ingegneria.

venerdì 17 aprile 2015

La smart microgrid di Siemens che ottimizza i flussi energetici per migliorare l'efficienza energetica


Una microrete energetica nel Campus Universitario di Savona che ottimizza i flussi energetici per migliorare la sostenibilità economica...




Una microrete energetica nel Campus Universitario di Savona che ottimizza i flussi energetici per migliorare la sostenibilità economica e ambientale del campus stesso. È 'Smart Polygeneration Microgrid', il progetto di Siemens che ha ricevuto il riconoscimento di 'Innovazione Amica dell'Ambiente' (concorso ideato da Legambiente e sostenuto e promosso da Enti, Associazioni e Soggetti Istituzionali di prestigio).
Governata da un’intelligenza centrale, control room, che gestisce i flussi energetici interni e quindi i diversi impianti di generazione di energia, anche da fonte rinnovabile, l’energy storage ed alcuni dei carichi, la microrete del Campus Universitario di Savona rappresenta un vero e proprio laboratorio per sperimentare la smart city, in futuro replicabile su più ampia scala.
Il prossimo appuntamento è Expo Milano 2015, dove Siemens, in qualità di Partner Strategico di Enel per la Tecnologia Smart Gridcontribuirà alla realizzazione della Smart Grid di Expo (colonna portante dell’infrastruttura tecnologica dell’intera esposizione), fornendo il software intelligente per il funzionamento della Smart Grid ed i servizi correlati sviluppati per gli utenti della rete Expo.

giovedì 16 aprile 2015

Potremmo avere tutti energia GRATIS ma non vogliono farcelo sapere! (Video)



E se la fisica moderna avesse qualche lacuna e potrebbe essere per eso un generatore di energia elettrica che produca dal nulla energia infinita, senza consumarsi mai? un sogno? Forse no!
Un video veramente incredibile he ci mostra un’incredibile scoperta. Sull’energia infinita si sta dibattendo da anni. Youtube è pieno di filmati di questo tipo di macchine. Ma secondo scienziati, studiosi e accademici si tratta solo di truffe poiché queste violerebbero le leggi della fisica elementare. 

mercoledì 15 aprile 2015

Rifiuti professionali, arriva la gestione sostenibile. Approda a Verona il tour 'Fai Spazio' di Ecolight


Il tour di 'Fai Spazio' arriva a Verona.Dal 16 al 19 aprile, il consorzio Ecolight presenta a Transpotec Logitec il servizio 'Fai Spazio' per la gestione dei...




Il tour di 'Fai Spazio' arriva a Verona.Dal 16 al 19 aprile, il consorzio Ecolight presenta a Transpotec Logitec il servizio 'Fai Spazio' per la gestione dei rifiuti professionali. La manifestazione, organizzata da Fiera Milanoe dedicata a trasporti e logistica, è l’unico appuntamento in Italia orientato al mercato internazionale e pensato per offrire risposte concrete a tutti gli operatori del settore. In questo ambito si inserisce Ecolight che, quale consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori, è in grado di offrire una rete di servizi capace di rispondere alle esigenze delle aziende per la gestione dei rifiuti professionali.
La logistica riveste un ruolo importante all’interno di una corretta gestione dei rifiuti professionali, ovvero quelli prodotti dalle imprese. Ai trasportatori la norma attribuisce specifiche responsabilità, ma è bene non dimenticare che è sempre all’azienda che viene ricondotta la responsabilità della gestione dei proprio rifiuti. Quindi scegliere partner affidabili e professionali non è solamente una scelta di autotutela, ma anche una precisa posizione in favore dell’ambiente”, ha spiegato Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight.
Del resto, la normativa complessa e sempre in evoluzione richiede tempo e specifiche competenze per essere compresa e applicata. Accanto a questo, esistono le questioni più prettamente burocratiche, come la compilazione dei formulari ed amministrative, il decespitamento dei beni a bilancio, che rendono ancora più articolata la gestione del rifiuto per un’azienda”, si legge in una nota. “Troppo spesso i rifiuti professionali, ovvero quelli prodotti da attività economiche, seguono percorsi non corretti mettendo a rischio sia l’ambiente, sia la stessa impresa. L’obiettivo del consorzio non è solamente non sottovalutare il problema dei rifiuti, ma anche potenziare i sistemi di raccolta al fine di garantire una corretta gestione sia sotto il profilo operativo, sia documentale”, ha aggiunto il direttore di Ecolight.
Il servizio 'Fai Spazio' che Ecolight presenta garantisce una corretta gestione del rifiuto professionale e una perfetta tracciabilità dello stesso”, ha scritto Ecolight. “Siamo in grado di indicare dove è stato portato il rifiuto e cosa ne è stato fatto: quanta parte è stata inviata a smaltimento e quanta invece è stata sottoposta ad un trattamento per il suo recupero. Non certo ultimo, assicuriamo tutte le procedure necessarie per adempiere correttamente alle prescrizioni fiscali”, ha concluso Dezio.

domenica 12 aprile 2015

La voce di Casalotti. Per dare voce alla periferia nord/ovest di Roma

Oggi vi proponiamo una interessante iniziativa:

 Fatta da cittadini del quartiere, che hanno pensato di mettere a  disposizione  un sito Www.casalotti.info, per dare tutte le informazioni utili che riguardano Casalotti (Periferia nord/ovest di Roma), e soprattutto per dare voce a tutti i cittadini di questo quadrante. Potete, una volta registrati, inviare le vostre segnalazioni sui problemi che quotidianamente  affliggono questa periferia e dare dei suggerimenti ai nostri amministratori. 
Il sito è a disposizione di tutti i cittadini che, una volta registrati, potranno commentare le notizie, scrivere articoli e fare segnalazioni
Questo sito è al 100% apolitico/apartitico e non ha scopi di lucro.
Presto il sito sarà disponibile anche come applicazione per smartphone, per segnalare in modo istantaneo e per proporre soluzioni, che migliorino la qualità del quartiere per vivere in armonia. Ma non solo, attraverso questa applicazione, il cittadino rimarrà costantemente aggiornato su traffico,trasporti, eventi... E anche se non è  un sito, apolitico, sarà in contatto con le istituzioni che potranno così,  essere messi a conoscenza  in tempo reale le esigenze e le problematiche del cittadino.
Davvero una bella idea, per dare voce alla periferia e ai sui abitanti. BRAVI RAGAZZI 

sabato 11 aprile 2015

Con wi-fi, SOS, autopulente e riciclabile. È la panchina intelligente brevettata dal Politecnico di Milano


Antibatterica, antinquinamento, autopulente, riciclabile, sottile, robusta e leggera. È la panchina intelligente tutta italiana brevettata dal Politecnico...




Antibatterica, antinquinamento, autopulente, riciclabile, sottile, robusta e leggera. È lapanchina intelligente tutta italiana brevettata dal Politecnico di Milano, che è anche dotata di prese elettriche, sistema sos attivo 24 ore su 24, sensore per la pioggia e sistemi antifurto e antivandalo.
Realizzata in Pvc espanso, rivestito contessuti unidirezionali in fibra di carbonio alluminizzato e impregnati di resina epossidica. Il corpo centrale è in puro carbonio a vista, mentre i profili sono trattati con una speciale resina in grado di assorbire la luce solare e restituirla nelle ore notturne, rendendo la panchina visibile anche al buio. Infine, è grazie al trattamento con biossido in titanio foto-attivo sulla superficie, che la panchina ha capacità antinquinamento, autopulenti e antibatteriche.
Vanta anche alti livelli di sicurezza, infatti in condizioni di pioggia è capace di disattivare automaticamente le fonti di corrente, lasciando attivo unicamente il sistema di SOS, gestito da una centrale operativa 24 ore su 24.

domenica 5 aprile 2015

Una serra galleggiante ad energia solare per produrre cibo e acqua potabile


Si chiama Jellyfish Barge la serra galleggiante off grid tutta italiana capace di produrre cibo e acqua per due famiglie nel pieno rispetto dell'ambiente...




Si chiama Jellyfish Barge la serra galleggiante off grid tutta italiana capace diprodurre cibo e acqua per due famiglie nel pieno rispetto dell'ambiente. La serra, che nasce dalla collaborazione tra la società di design Studiomobile e il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale per aumentare la sicurezza alimentare e idrica in aree con poca terra coltivabile, è capace di produrre circa 150 litri di acqua potabile al giorno, apportando un risparmio idrico del 70%.
La tecnologia si avvale di un sistema di distillazione ad energia solare per filtrare e depurare l'acqua proveniente da mare, fiume o pioggia (quest'ultima grazie ad un sistema di raccolta per l'acqua piovana). L'impianto,sostenuto da 96 fusti di plastica riciclata apposti in maniera modulare, così da poter essere collegata ad altre unità, comprende, inoltre, una vetrata sorretta da una base in legno di 70 metri quadrati.
L'obiettivo, adesso, è quello di ridurre i costi di produzione per l'implementazione divillaggi agricoli galleggianti.