venerdì 28 novembre 2014

Vaccino anti-influenza, quattro morti sospette: l’Aifa blocca due lotti

L’Agenzia del Farmaco ha vietato la vendita due lotti del vaccino antinfluenzale Fluad dopo il decesso di quattro persone alle quali era appena stato somministrato. Un altro paziente si è sentito male ed è in gravi condizioni. I due lotti sottoposti a divieto sono il «142701» e il «143301» del vaccino antinfluenzale Fluadprodotto dalla Novartis Vaccines and Diagnostics, che non è stato distribuito all’estero, ma solo in Italia, e che è in commercio da oltre dieci anni. L’Aifa invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad o che si siano sottoposti a vaccinazione a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico.

Atac:Un biglietto sonoro e l’ingresso dalla porta davanti per far pagare tutti.


Un biglietto sonoro e l’ingresso dalla porta davanti per far pagare tutti. Bus Atac, addio ai portoghesi? Non si sa, ma di certo sarà un controllo stringente quello che ha annunciato il sindaco Marino e adotterà un sistema che di certo rivoluzionerà la vita dei passeggeri, molti dei quali oggi non pagano.
ATAC CONTRO I PORTOGHESI - Vita dura per i portoghesi dunque: il sindaco Ignazio Marino ha spiegato questa mattina il progetto nel corso di un intervento in una radio romana. Si salirà, almeno per alcune linee, solo dalla porta anteriore; poi con un meccanismo che verrà installato sui bus prescelti il titolare del biglietto dovrà passarlo su una superficie, quindi un suono convaliderà anche davanti all’autista il fatto che avrà pagato.
PANNELLO AUTOMATICO - Il pannello sonoro sarà la garanzia del pagamento effettuato. Chi non lo farà potrà essere respinto dall’autista all’ingresso del bus. Se Marino riuscirà nel suo intento questo potrebbe essere il primo passo verso una vera e propria risoluzione del pagamento sui bus Atac.

La Pedofilia? Non è da considerarsi un crimine secondo il cardinale Wilfrid Fox Napier



La Pedofilia? Non è da considerarsi un crimine secondo il cardinale Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, località del Sudafrica. Queste dichiarazioni controverse sono state rilasciate dal porporato, che ha preso parte ai lavori del Conclave dove è stato eletto papa Francesco I, ai microfoni dell’emittente britannica BBC.
Secondo l’ecclesiastico africano, la pedofilia è da considerare una disabilità, non un crimine.
“Parlando dalla mia prospettiva, la pedofilia è una malattia, non una condizione criminale”. Napier poi ha specificato che le sue parole sono il risultato dell’incontro con i parroci che hanno avuto comportamenti pedofili dopo essere stati proprio loro violentati da  bambini.
“Ora non venitemi a dire che queste persone sono responsabili di un crimine allo stesso modo di qualcuno che sceglie di fare qualcosa di male. Non penso che si possa sostenere la tesi per cui queste persone meritano di essere punite. Sono state danneggiate loro stesse”.

giovedì 27 novembre 2014

Clamoroso: La Germania pronta ad uscire dall'Euro

"Stando a quanto riporta Affaritaliani.it, la Germania ha pronto, in caso di crollo dell'Eurozona, un piano di emergenza. Cosa prevede il piano? Una exit strategy per tornare al marco: "Piano di emergenza per il ritorno al marco". Si chiama così il dossier segretissimo - ufficialmente tutti smentiscono - che è arrivato fin sul tavolo della Cancelliera tedesca, Angela Merkel. In Germania il dibattito sull'uscita dall'euro, sotto traccia, è sempre vivo, anche se l'ordine del governo è quello di negare tutto. Alcuni parlamentari della Csu, il partito bavarese alleato ai cristiano-democratici, avrebbero messo a punto una strategia nel caso in cui l'Eurozona dovesse implodere. La possibile vittoria in Francia di Marine Le Pen, il referendum sull'Euro lanciato e portato avanti dai 5 Stelle, sono sintomi di quanto l'Eurozona sia ormai fragile: Per il momento nessuna decisione è stata presa, ma la Cancelleria - secondo quanto ha appreso Affaritaliani.it - si sta preparando a quella che viene definita una situazione, appunto, di emergenza. L'idea sarebbe quella di attivare con tempi rapidissimi la Bundesbank affinché nel giro di due mesi possa stampare il vecchio marco tedesco in modo tale che possa essere velocemente disponibile per soppiantare l'euro. A Berlino il timore è che il perdurare della crisi economica in molti paesi dell'Ue faccia aumentare la pressione sui governi nazionali per non rispettare le regole della moneta unica, come in parte ha già fatto la Francia. E in questo caso, cominciano a pensare molti politici tedeschi, meglio tornare al marco che restare in Europa senza regole precise."