sabato 31 ottobre 2020

CHI È IL VERO NEGAZIONISTA?




Iniziamo col dire che il termine “negazionismo” è da sempre associato alla negazione dell’Olocausto (il genocidio degli ebrei ad opera dei nazisti) ed utilizzarlo quindi al di fuori di tale contesto, non solo è estremamente scorretto e fazioso, ma addirittura inaccettabile e riprovevole se fatto con pressappochismo e superficialità (o generalizzando, come stanno facendo TUTTI coloro che lo utilizzano oggi).

Molti di quelli che sulla questione CoronaVirus vengono tacciati di essere negazionisti, sono persone che a differenza delle altre, si sono permesse di esprimere dubbi e perplessità o peggio, hanno avanzato qualche domanda.
Persone che non hanno mai negato l’esistenza del Covid19 o della pericolosità di questo virus, sottolineando eventualmente che l’età media dei decessi è 80 anni e il cui 96,1% con almeno un’importante patologia pregressa (non a detta loro, ma secondo l’Istituto Superiore di Sanità).
Persone che chiedono di contare bene (o meglio) i decessi, vista la totale mancanza di autopsie, le innumerevole testimonianze dei parenti delle vittime (spesso discordanti da quelle delle autorità) e la confusione emersa nelle comunicazioni tra Ministero della Salute e Regioni.
Persone che chiedono di considerare l’evidente ed oggettiva riduzione della carica virale e iniziare (magari) a riflettere su come proseguire questo percorso senza distruggere ulteriormente l’economia del nostro Paese (e quindi la vita di milioni di esseri umani).
Persone che chiedono di chiarire la differenza tra malati e positivi asintomatici, dal momento che ci sono decine di migliaia di cittadini senza alcun sintomo e in perfetta forma, costretti all’isolamento e tacciati di essere untori.
Persone che chiedono ai media di fare semplicemente informazione e smetterla con un terrorismo psicologico e mediatico senza pari, fatto di notizie distorte, strumentalizzate e spesso del tutto false (come dimostrato più volte).
Persone che chiedono di valutare se un vaccino (fatto in fretta e furia) abbia senso e utilità con un virus che muta in continuazione e che (magari) contemporaneamente si potrebbe iniziare a discutere di come potenziare il nostro sistema immunitario attraverso uno stile di vita sano.
E infine genitori che condividono preoccupazioni per i loro figli, obbligati di punto in bianco a utilizzare una mascherina per almeno 5 ore al giorno, nonostante la quasi totale inoffensività del virus verso i bambini.

Detto questo, il vero negazionista è colui che pone queste domande o chi accetta senza alcun dubbio qualsiasi cosa gli dicano i governi e mamma TV?



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